NETWORKER CONGRESS MONDIALE DECENTRALIZZATO 2012
IL 3 NOVEMBRE 2012 A PONTE NOSSA (PROVINCIA DI BERGAMO, ITALIA) NEI
LOCALI ARTE-STUDIO MORANDI SI È TENUTA
LA DISCUSSIONE SUI TEMI E PROBLEMI DEL DECENTRALIZED NETWORKER CONGRESS 2012 DI
CUI RIASSUMIAMO LE CONCLUSIONI:
(1) RINNOVAMENTO E
SVILUPPO. I partecipanti al
Decentralized World –Wide Networker
Congress 2012 ritengono che il network
della mail art si possa e si debba
rinnovare periodicamente per riflettere la sensibilità della propria
epoca, soprattutto in rapporto col continuo rinnovamento dei mezzi di comunicazione. La lentezza e i costi
della comunicazione postale da un lato, e la
vertiginosa accelerazione dei
cambiamenti mediatici economici, sociali
e politici dall’altro, accompagnati dalle interazioni sempre più complesse su
scala mondiale, pongono la necessità, anche nei rapporti e negli scambi tra
mail-artisti, di un uso intensivo, anche se non esclusivo, di internet nella
varietà degli strumenti a disposizione, lanciando progetti via internet o
almeno a doppia entrata: via posta e via
internet . Abbiamo avuto una conferma dell’utilità di internet nei gioiosi incontri e nelle conversazioni
via Skype, e nella pioggia di immagini e messaggi sui social networks nel periodo del Congress.
Auspichiamo che si realizzino nel prossimo futuro nuovi progetti
di networker congress, però non centralizzati su pochi siti promotori e di
raccolta, ma veramente diffusi e decentralizzati, secondo l’indimenticabile esperienza
degli incontri del 1992. Per realizzare questo obiettivo occorrerà un lavoro di
preparazione programmatica al quale parteciperà
tutto il network, in vista di un periodo di attuazione del programma di
almeno un anno.
(2) MONDIALIZZAZIONE
EFFETTIVA DELLA MAILART. L’uso intensivo di internet renderà possibile
una effettiva e concreta mondializzazione di mailart, rapporti più stretti fra
mailartisti fondati sulla conoscenza diretta dei contesti culturali economici politici, progetti
adattati alle situazioni, la ripresa delle campagne mailartistiche per la pace,
contro la fame, la tortura, il pregiudizio razziale e sessuale, il rilancio di
una creatività artistica moderna fondata sulla “coscienza del mondo”, tanto più
necessaria dopo il ritorno all’ordine delle nuove avanguardie, fluxus e poesia
visiva comprese.
Naturalmente, l’uso intensivo del computer e di internet non
vuol dire la trasformazione dell’arte postale in qualcosa di nuovo, tipo arte
digitale o net-art, non solo perché la posta continuerà ad esistere a fianco
della comunicazione via internet, ma anche perché da sempre la mail art ha
rifiutato di etichettarsi come forma d’arte particolare, lasciando piena libertà ai mail artisti di
usare tutte le tecniche espressive possibili, a patto di condividere i principi
ideali che l’hanno resa gloriosa nei suoi primi cinquant’anni di vita.
(3) IL PROBLEMA DEGLI
ARCHIVI PERSONALI Alcuni
partecipanti hanno sollevato il problema della destinazione degli archivi
personali che già cominciano a straripare. In quanto “personali” gli archivi
hanno un valore soprattutto affettivo: fanno parte, è vero, della storia della
mailart, ma soprattutto della nostra storia. Creare musei di mailart in
concorrenza con i musei d’arte istituzionali, o istituire, all’interno dei
musei d’arte, una sezione mailart, sono soluzioni estranee alla tradizione e
allo spirito di mailart, che potrebbero aprire la strada a confusioni e competizioni nella stessa comunità
mailartistica, e in sostanza alla resa di mailart al sistema dell’arte con le
sue ferree leggi .
Nel futuribile, appare invece interessante la proposta di Honoria
Starbuck di un network di archivi digitale che sarebbe come un immenso giardino
nell’etere, dove ciascuno di noi avrebbe la sua collocazione e glorificazione,
dove sarebbe possibile ascoltare la voce di ogni mailartista morto, vedere la
sua figura animata, leggere i suoi scritti, ammirare i progetti
realizzati.
(4 )“LA MAIL ART ENTRA NELLA VITA!” (Creativa
2011). Mentre le nazioni del mondo sprofondano nel baratro delle loro
economie disastrate da classi politiche corrotte e da insensate speculazioni,
che si vuol far pagare al solito alle classi più povere e ai giovani rimasti
senza prospettive di futuro, mailart continua a porsi, nel suo piccolo, come
una società “altra” rispetto alla grande società, un sistema “altro” rispetto
al sistema dell’arte , fattore di resistenza e di sviluppo civile. Sinché
esisterà mail art, esisterà per noi un punto di riferimento a cui rivolgersi,
nella realtà, non nell’utopia. In questo senso si può affermare che la mail art
è un patrimonio e una potenza, da salvaguardare e amministrare con cura.
ARTISTI PRESENTI AL CONGRESSO
IL 2.3.4 NOVEMBRE 2012 PONTE NOSSA
( BERGAMO )
ADRIANO
BONARI, ATTILIO FORTINI, ROBERT SWIERKIEWICZ, EVA NOVACZKI, FULGOR SILVI, GIANNI BROI, MARIANO
BELLAROSA, CLAUDIO GAVINA, MARIO RONDI,
BRUNO CAPATTI, PAOLO G.
CONTI, EZIO BIANCHI, DINO SILEONI,
LUCIA FORNARINI, MAURIZIA
CARANTANI, GIANCARLO PUCCI, ROSSELLA PUCCI, SILVANA FORTINI, ASIA ROTA,
FRANCA MORANDI, EMILIO MORANDI.
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