mercoledì 14 novembre 2012

RELAZIONE FINALE DI GIANNI BROI



NETWORKER CONGRESS MONDIALE DECENTRALIZZATO  2012

IL 3 NOVEMBRE 2012 A PONTE NOSSA (PROVINCIA DI BERGAMO, ITALIA) NEI LOCALI ARTE-STUDIO MORANDI  SI È TENUTA LA DISCUSSIONE SUI TEMI E PROBLEMI DEL DECENTRALIZED NETWORKER CONGRESS 2012 DI CUI RIASSUMIAMO LE CONCLUSIONI:
(1) RINNOVAMENTO E SVILUPPO.  I partecipanti al Decentralized  World –Wide Networker Congress 2012 ritengono  che il network della mail art si possa e si debba  rinnovare periodicamente per riflettere la sensibilità della propria epoca, soprattutto in rapporto col continuo rinnovamento dei  mezzi di comunicazione. La lentezza e i costi della comunicazione postale da un lato, e la  vertiginosa accelerazione  dei cambiamenti  mediatici economici, sociali e politici dall’altro, accompagnati dalle interazioni sempre più complesse su scala mondiale, pongono la necessità, anche nei rapporti e negli scambi tra mail-artisti, di un uso intensivo, anche se non esclusivo, di internet nella varietà degli strumenti a disposizione, lanciando progetti via internet o almeno  a doppia entrata: via posta e via internet . Abbiamo avuto una conferma dell’utilità di internet  nei gioiosi incontri e nelle conversazioni via Skype, e nella pioggia di immagini e messaggi  sui social networks nel periodo del Congress.
Auspichiamo che si realizzino nel prossimo futuro nuovi progetti di networker congress, però non centralizzati su pochi siti promotori e di raccolta, ma veramente diffusi e decentralizzati, secondo l’indimenticabile esperienza degli incontri del 1992. Per realizzare questo obiettivo occorrerà un lavoro di preparazione programmatica al quale parteciperà  tutto il network, in vista di un periodo di attuazione del programma di almeno un anno.                                                                                    
(2) MONDIALIZZAZIONE EFFETTIVA DELLA MAILART. L’uso intensivo di internet renderà possibile una effettiva e concreta mondializzazione di mailart, rapporti più stretti fra mailartisti fondati sulla conoscenza diretta dei contesti  culturali economici politici, progetti adattati alle situazioni, la ripresa delle campagne mailartistiche per la pace, contro la fame, la tortura, il pregiudizio razziale e sessuale, il rilancio di una creatività artistica moderna fondata sulla “coscienza del mondo”, tanto più necessaria dopo il ritorno all’ordine delle nuove avanguardie, fluxus e poesia visiva comprese.
Naturalmente, l’uso intensivo del computer e di internet non vuol dire la trasformazione dell’arte postale in qualcosa di nuovo, tipo arte digitale o net-art, non solo perché la posta continuerà ad esistere a fianco della comunicazione via internet, ma anche perché da sempre la mail art ha rifiutato di etichettarsi come forma d’arte particolare,  lasciando piena libertà ai mail artisti di usare tutte le tecniche espressive possibili, a patto di condividere i principi ideali che l’hanno resa gloriosa nei suoi primi cinquant’anni di vita.




(3) IL PROBLEMA DEGLI ARCHIVI PERSONALI  Alcuni partecipanti hanno sollevato il problema della destinazione degli archivi personali che già cominciano a straripare. In quanto “personali” gli archivi hanno un valore soprattutto affettivo: fanno parte, è vero, della storia della mailart, ma soprattutto della nostra storia. Creare musei di mailart in concorrenza con i musei d’arte istituzionali, o istituire, all’interno dei musei d’arte, una sezione mailart, sono soluzioni estranee alla tradizione e allo spirito di mailart, che potrebbero aprire la strada a confusioni  e competizioni nella stessa comunità mailartistica, e in sostanza alla resa di mailart al sistema dell’arte con le sue  ferree leggi .                                                                                                                                            Nel futuribile, appare invece interessante la proposta di Honoria Starbuck di un network di archivi digitale che sarebbe come un immenso giardino nell’etere, dove ciascuno di noi avrebbe la sua collocazione e glorificazione, dove sarebbe possibile ascoltare la voce di ogni mailartista morto, vedere la sua figura animata, leggere i suoi scritti, ammirare i progetti realizzati.                                                                                  
(4 )“LA MAIL ART ENTRA NELLA VITA!” (Creativa 2011). Mentre le nazioni del mondo sprofondano nel baratro delle loro economie disastrate da classi politiche corrotte e da insensate speculazioni, che si vuol far pagare al solito alle classi più povere e ai giovani rimasti senza prospettive di futuro, mailart continua a porsi, nel suo piccolo, come una società “altra” rispetto alla grande società, un sistema “altro” rispetto al sistema dell’arte , fattore di resistenza e di sviluppo civile. Sinché esisterà mail art, esisterà per noi un punto di riferimento a cui rivolgersi, nella realtà, non nell’utopia. In questo senso si può affermare che la mail art è un patrimonio e una potenza, da salvaguardare e amministrare con cura.

ARTISTI PRESENTI  AL CONGRESSO  IL   2.3.4 NOVEMBRE 2012   PONTE NOSSA  ( BERGAMO )
ADRIANO BONARI,   ATTILIO FORTINI,  ROBERT SWIERKIEWICZ,   EVA NOVACZKI,   FULGOR SILVI,          GIANNI BROI,  MARIANO  BELLAROSA,  CLAUDIO GAVINA,  MARIO RONDI,  BRUNO CAPATTI,  PAOLO G. CONTI,  EZIO BIANCHI,  DINO SILEONI,  LUCIA FORNARINI,  MAURIZIA CARANTANI,  GIANCARLO PUCCI,   ROSSELLA PUCCI,   SILVANA FORTINI,  ASIA ROTA,  FRANCA MORANDI,  EMILIO MORANDI.


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